Al-Haq respinge fermamente la designazione del 19 ottobre 2021 da parte del Ministero della Difesa israeliano di Al-Haq e di cinque altre organizzazioni della società civile palestinese come "organizzazioni terroristiche", ai sensi della legge nazionale antiterrorismo israeliana del 2016, e si appella alla solidarietà internazionale chiedendo l'adozione di misure concrete per garantirne l'immediata rescissione.
Le accuse infondate rappresentano un'escalation allarmante e ingiusta di attacchi contro il popolo palestinese nella sua lotta per la libertà, la giustizia e il diritto all'autodeterminazione. La diffusa e sistematica diffamazione da parte di Israele delle ONG palestinesi per i diritti umani e dei difensori dei diritti umani mira a delegittimare, opprimere, mettere a tacere e drenare il loro lavoro e le loro risorse. Inoltre, l'applicazione illegale della legge nazionale israeliana al territorio palestinese occupato (TPO) serve a rafforzare il mantenimento del suo regime coloniale e di apartheid che istituzionalizza la discriminazione razziale e il dominio sul popolo palestinese nel suo insieme.
Per decenni, Al-Haq ha lottato per porre fine alle politiche e alle pratiche coloniali illegali di Israele che, dal 1948, hanno negato al popolo palestinese di esercitare il suo inalienabile diritto all'autodeterminazione. Al-Haq è una delle principali organizzazioni palestinesi che chiede la responsabilità e la fine dell'impunità di Israele per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Non è una coincidenza che la recente escalation di misure punitive da parte di Israele contro Al-Haq e altre organizzazioni della società civile sia arrivata subito dopo l'apertura di un'indagine della Corte penale internazionale sui crimini compiuti da Israele nella situazione in Palestina. A tal fine, Al-Haq manterrà instancabilmente i suoi sforzi per garantire che gli autori di crimini di atrocità di massa israeliani siano ritenuti responsabili.
La storia della promozione e della difesa dei diritti umani, dall'Africa all'America Latina e in altri angoli del globo, ha dimostrato che i mezzi ei metodi dell'oppressore non hanno limiti. Nel tentativo di liberare la Palestina dall'apartheid israeliano e dal regime coloniale, il nostro lavoro come difensori dei diritti umani non sarà scoraggiato o messo a tacere. Confidiamo nella solidarietà dei nostri amici e partner in tutto il mondo nell'affrontare gli ostacoli che ci si pongono davanti.
La lotta palestinese è una lotta universale contro l'oppressione e la negazione dell'autodeterminazione nella ricerca della giustizia e della capacità di vivere con dignità. Rimaniamo fermi nel sostenere un futuro dignitoso per il popolo palestinese e la liberazione della Palestina dalle catene del governo coloniale illegale di Israele.
La giustizia prevarrà.